Le società nel XX secolo hanno attraversato atrocità e devastazioni durante le grandi
guerre, ma con la fine di esse, i conflitti armati sono si sono ancora conclusi.
Attualmente sono in atto guerre e forti conflittualità nei vari continenti: solo in Africa vi
sono 30 Stati e 270 tra milizie-guerrigliere-gruppi terroristici-separatisti-anarchici coinvolti in conflitti armati, in Asia gli Stati coinvolti sono 16, in Europa 9 e 7 nelle Americhe. Non vi sono solo guerre e conflitti che non trovano vie di negoziato, ma anche migrazioni di popoli che, stanchi di regimi totalitari, di soppressioni e ingiustizie, sono alla ricerca di democrazia, libertà e rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Assistiamo quindi al fenomeno della migrazione e alla conseguente nascita di campi profughi. Tutto ciò ha posto la Psicoanalisi di fronte alla sempre più pressante necessità di prendere in considerazione gli eventi reali, di occuparsi dell’ambiente sociale in cui la persona vive e dei fenomeni che attraversa il suo gruppo culturale-sociale di appartenenza, per poter arginare e raccogliere le sofferenze e le esperienze traumatiche che le persone portano con sè.
Di seguito troverete due aree di approfondimento: nella prima sono raccolti una serie di spunti che affrontano il tema del trauma massivo e sociale, la seconda, invece, è interamente dedicata alle implicazioni individuali e sociali scaturite dalla pandemia da COVID-19.
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